Lavoro - Allevamento d'Egitto

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Lavoro

 
 








Per affrontare l'argomento Lavoro, utilizziamo il secondo capitolo della Tesi per il Dottorato in Veterinaria presso la Facoltà di Medicina di Crèteil sostenuta nel 1974 da Jaques Place-Verghnes e da me (Roberto Biza) tradotta.

Il cane da Pastore ed il suo addestramento
Cap II: L'Addestramento del cane da pastore: Il Pastore

La condizione essenziale per assicurare l'addestramento di un animale è quella di fargli svolgere direttamente il lavoro per il quale viene addestrato. Per quanto banale possa sembrare questa affermazione è importante perchè ci permette di insistere sul fatto che l'addestratore di un cane da "guardia delle greggi" debba essere necessariamenteun pastore, quindi un "professionista delle pecore".
Di contro l'addestramento di un cane da guardia o da caccia può essere meglio svolto da un amatore delle singole specialità.
Cosa si intende per "professionista"? è un pastore, un pastore esperto: colui che, durante mesi ed anni, ha seguito un gregge ed ha capito che le pecore devono pascolare nella calma, che la partenza od il ritorno all'ovile si effettuano con ordine e senza scompiglio, che lungo i sentieri il gregge deve allinearsi in una lunga fila e non deve sconfinare nei campi coltivati. In una parola, un uomo che conosce le pecore, il loro comportamento ed il lavoro dei cani.
Certamente è necessario che sia un buon pastore, ma quest'uomo sarà altrettanto un buon addestratore?
Dovrà possedere un certo numero di qualità morali che ci proponiamo di studiare.
Innanzitutto il pastore deve avere il "gusto" nell'addestramento: in effetti alcuni pastori apprezzano il lavoro dei cani che utilizzano quotidianamente, ma considerano spiacevole intraprendere l'addestramento di un cucciolo. Sulla rivista "Pàtre" (Pastore), nella rubrica "Domande d'impiego" si può trovare l'annuncio: "Pastore qualificato libero subito, cerca occupazione con cane".
Si tratta molto probabilmente d'un uomo abbastanza indifferente che utilizzerà volentieri dei cani che non ha addestrato egli stesso.
Bisogna dire che un tale annuncio è raro e che sono molto più frequenti annunci come il seguente: "Giovane domestico, 30 anni, seriamente referenziato, con cani propri, cerca place troupe 300 meres (traduzione letterale: posto branco 300 madri)": e ciò prova che il pastore possiede i suoi cani, li ha addestrati ed ha provato piacere nell'addestrarli; il pastore ed i suoi cani formano un'unica équipe indivisibile.
E' necessario innanzitutto che il pastore ami profondamente gli animali: ami le pecore, le conosca una per una, alcune sono addomesticate e sanno che sin dal suo arrivo lo dovranno seguire; saranno ricompensate da un pugno di sale o da un pezzo di pane.
Amore per i cani: per il pastore il cane non è solo uno strumento, è il compagno di tutti i giorni, è l'amico, il collaboratore; il pastore che ama il suo cane ne apprezza anche gli sforzi e deve ben conoscere la psicologia canina.
All'inizio abituerà il cucciolo all'obbedienza, andrà spesso a trovarlo nel periodo preliminare, precedente l'addestramento vero e proprio e dovrà padroneggiare il suo giovane allievo senza, tuttavia, annullare e schiacciare il suo "buon istinto".
In una parola uomo e cane dovranno formare un tutt'uno.

                     

Per il cane, il pastore è un "maestro", un educatore, che desidera vedere un cucciolo debuttante, che non ha mai conosciuto una pecora, progredire giorno per giorno, perfezionarsi, completarsi.
E' un creatore e nella creazione e formazione del cucciolo trova il suo piacere.
Dunque appassionato di addestramento, amante degli animali, conoscitore della psicologia animale ed educatore, il pastore dovrà essere un uomo calmo, perseverante e paziente.
L'addestramento quotidiano può essere stancante, soprattutto quando il gregge è numeroso, i pascoli difficili da controllare e l'allievo è alle sue prime armi.
Pertanto quando si decide di condurre il cucciolo al gregge per la prima volta bisogna sceglere un terreno adatto alla prima lezione.
I giorni passano, l'animale progredisce, e dopo un mese il cucciolo, invece che fermare le pecore che pascolano sul confine le spinge nel campo coltivato.
In questo frangente ci si trova sul punto di perdere la pazienza: bisogna invece restare calmi e continuare nell'addestramento.
La precisione nell'impartire degli ordini è anch'essa un grande qualità.
L'approssimazione è deplorevole nell'addestramento.
Dice DOMMANGET: "L'addestramento in effetti si prefigge di ottenere che ad un ordine impartito, in precise circostanze, il soggetto si attenga ad un preciso comportamento." In effetti non si può ottenere precisione nell'esecuzione di un lavoro se non attraverso degli ordini precisi. Se si vuole indirizzare il cucciolo in una direzione sarà necessario mostrare questa dirczione distendendo il braccio e pronunciare sempre la stessa parola, la più breve, sonora e distinta possibile.
Lo spirito di giustizia è certamente la più nobile delle qualità dell'addestratore:
- il pastore deve saper giudicare il cane nel suo lavoro;
e non lo potrà fare se non nella misura in cui egli stesso avrà una sufficente abitudine alla guardia delle pecore ed al lavoro di un vecchio cane.
Il cucciolo che esita davanti alle pecore che pascolano in un prato, ha ragione o disturba gli animali ?
Il pastore è l'unico giudice, spetta a lui incoraggiare o frenare il suo allievo.
Ricompense o punizioni ?
Quando l'errore è grave, per esempio, quando l'allievo ha isolato una pecora dal gregge, dovrà essere immediatamente ammonito con fermezza.
Se ha ben agito dovrà essre lodato a parole o con una meritata carezza.
In ogni caso ci si dovrà render conto di chi è la colpa:
del cane o del pastore ?
L'addestratore di cani da pastore è dunque un pastore, ma un pastore che ama gli animali e la loro educazione. Si ralleggrerà di vedere il suo vecchio compagno che, da solo, controlla il gregge; la sua cagna di quattro anni che raggiunge di giorno in giorno la perfezione; ripeterà i suoi ordini, istruirà il suo giovane allievo senza mai scoraggiarsi e ne farà un buon guardiano.
Conoscenza e amore per gli animali, da una parte, calma, pazienza, equità nel giudizio dall'altra, costituiscono le grandi qualità di un eccellente pastore ed anche di un buon addestratore di cani da guardia delle greggi.

 
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